Obbligazioni subordinate ed Avvertenze per l'investitore.
I bond subordinati sono una speciale categoria di obbligazioni il cui rimborso – nel caso di problemi finanziari per l’emittente - avviene successivamente a quello dei creditori ordinari. Non devono quindi essere considerati strumenti di debito tradizionali, ma la loro natura li rende più simili al capitale proprio. Sono emesse dalle aziende perché rappresentano spesso un'alternativa al più costoso collocamento di azioni.
Gli strumenti in oggetto staccano una cedola periodica ma non è detto abbiano una scadenza predefinita. In questo caso prevedono un’opzione di rimborso anticipato a favore dell’emittente, da esercitare a partire da una certa data.
Le obbligazioni subordinate sono spesso denominate “junior” per distinguerle da quelle non subordinate (o “senior”). Hanno una rischiosità maggiore, naturalmente incorporata nei rendimenti, rispetto a quella delle obbligazioni senior. Il rischio è legato proprio al fatto che, in caso di fallimento della banca, il portatore viene soddisfatto dopo gli altri creditori senior. In altri casi, l’investitore può subire perdite (in certi casi irrecuperabili) anche qualora la banca non diventi insolvente ma semplicemente si trovi in una qualche difficoltà operativa.
Il rischio di perdita, anche integrale, del capitale nel corso della vita delle Obbligazioni subordinate, vi è quando l’Emittente venga a trovarsi in una situazione di dissesto o rischio di dissesto (come definito dall’art. 17, comma 2, del D. Lgs. n. 180 del 16 novembre 2015).
In particolare, nel caso in cui l’Emittente sia in dissesto o a rischio di dissesto, l’investitore è esposto al rischio di riduzione, anche integrale, con perdita totale del capitale investito, o di conversione in azioni, anche indipendentemente dall’avvio di una procedura di risoluzione (tra cui il bail-in). Inoltre, nel caso di applicazione del bail-in, le obbligazioni subordinate sono ridotte o convertite in azioni prima delle obbligazioni non subordinate. Esse, pertanto, presentano una maggiore rischiosità rispetto alle obbligazioni non subordinate.
In aggiunta a quanto sopra, si segnala che, in caso di sottoposizione dell’Emittente a procedure concorsuali, c’è il rischio che la massa fallimentare soddisfi soltanto i crediti che debbono essere rimborsati con precedenza rispetto alle Obbligazioni subordinate. Pertanto l’investitore è esposto al rischio di perdita, anche totale, del capitale investito.
Le Obbligazioni subordinate sono caratterizzate da una rischiosità molto elevata, il cui apprezzamento da parte dell’investitore è ostacolato dalla loro complessità. E’ quindi necessario che l’investitore concluda un’operazione avente ad oggetto tali Obbligazioni subordinate solo dopo averne compreso la natura e il grado di esposizione al rischio che essa comporta, sia tramite la lettura del Prospetto sia avvalendosi dell’assistenza fornita dall’intermediario, tenuto anche conto della Comunicazione Consob n. 0097996 del 22 dicembre 2014 sulla distribuzione di prodotti finanziari complessi ai clienti retail.
Si consideri che, in generale, l’investimento in tali strumenti, in quanto di particolare rischiosità, non è adatto alla generalità degli investitori.
Prima di effettuare una qualsiasi operazione avente ad oggetto le Obbligazioni subordinate, l’intermediario deve verificare se l’investimento è appropriato per l’investitore (con particolare riferimento alla conoscenza ed esperienza nel campo degli investimenti in strumenti finanziari derivati di quest’ultimo) e, nel contesto della prestazione di un servizio di consulenza o di gestione di portafogli, dovrà altresì valutare se è adeguato per il medesimo avendo riguardo (in aggiunta ad una valutazione dei profili di conoscenza ed esperienza) alla sua situazione finanziaria e agli obiettivi di investimento.